23 giugno 2016

Magia Naturale: il parco della Reggia di Caserta

Bagno di Venere
Uno degli incontri più suggestivi che ci ha fatto vivere l'edizione 2016 di Smell Festival dell'Olfatto è stata la passeggiata virtuale in cui ci hanno condotto Addolorata Ines Peduto e Gerardo Pasquale Iodice attraverso i giardini della Reggia di Caserta.
Certo la Reggia è famosa per le scalinate e i fastosi saloni ed è stata anche usata come set cinematografico. Meno spesso si parla invece dell'importanza dei suoi giardini creati in pieno settecento, quando la curiosità dei botanisti e le pruderie dell'esotismo coloniale solleticavano la fantasia dell'occidente con specie endemiche provenienti dalle Indie d'oriente e d'occidente. Nascono così il Giardino Inglese e il Bosco Vecchio della Reggia.

Ines Peduto e le specie botaniche del Parco
Non è difficile immaginare lo stupore dei cortigiani nel respirare la frescura balsamica degli eucalipti o nel calpestar foglie secche di canfora, aromi intensi e nuovi che si mischiano alla fioritura gloriosa e decadente delle rose antiche in una meraviglia che fa spalancare gli occhi almeno quanto lo scorcio teatrale del bagno di Venere.

Rosa Centifolia


Il Bosco Vecchio, un bosco preesistente alla realizzazione del Parco, costituiva una parte del giardino di epoca cinquecentesca annesso poi alla residenza della nobile famiglia casertana degli Acquaviva. Qui si concentra la passeggiata proposta da Ines Peduto, dove si scorgono le tracce dell’epoca di Giovanni Battista della Porta, tra i primi cultori di piante e giardini, alla cui opera si è ispirato “Magiae Naturalis” il tema di Smell Festival 2016.

Foglie di canfora
Assaggi di ramoscelli, foglie e fiori non ancora del tutto appassiti sono stati la testimonianza tattile ed odorosa del Giardino Inglese, realizzato nel 1786 per desiderio di Maria Carolina, Regina di Napoli. Pezzo incredibile di questo campionario sicuramente la corteccia di Malaleuca, pianta originaria della Nuova Caledonia, che una volta essicata ha un aspetto simile alla pergamena. Oppure gli insoliti pomi della prima camelia japonica che venne introdotta in Europa nel XVIII secolo, ennesimo emblema del glorioso passato della corte capace di raccogliere intorno a questo parco i migliori architetti e studiosi da tutto il mondo.

Corteccia di Malaleuca - Frutto di camelia japonica

Trovate maggiori informazioni sulla visita organizza per questo sabato 25 giugno sul sito di Smell Festival.

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