4 aprile 2017

Esxence 2017: Scent Diary #1

Fenicotteri all'ingresso del Giardino dell'Eden
Esxence è sempre una ventata di nuovi marchi e nuovi lanci che rendono i quattro giorni una vera e propria maratona anche per giornalisti più navigati e infaticabili. Il Giardino dell'Eden ha visto la mia settima partecipazione su nove edizioni e mi rendo sempre più conto col passare del tempo che quello che preferisco è il tempo che dedico a parlare con i protagonisti, o seguendo le conferenze oltre che naturalmente sentendo le fragranze e divertendomi ai party.
Quanto a festeggiamenti, l'Oscar quest'anno va al party dato da Xerjioff a Palazzo Visconti. L'atmosfera era incredibile e gli invitati hanno potuto godere di musifa dal vivo, performer in costume, vino e un delizioso buffet ma soprattutto dalle meravigliose decorazioni dei saloni dove Giuseppe Visconti, l'eccentrico fondatore di Gi.Vi.Emme profumi (che ha dato il via alla profumeria italiana contemporanea), e suo figlio il regista Luchino sono cresciuti. Un ringraziamento va a Sergio Momo per la grande opportunità di ammirare questi spazi raramente accessibili che connettono storia, bellezza e profumo.

il party di Xerjioff nel bellissimo Palazzo Visconti
Se il giardino dell'Eden quest'anno aveva spazi risicati per il pranzo (niente tavoli, si pranza in piedi!) a The Mall, perlomeno l'organizzazione ha rimediato con il party ufficiale presso lo Spazio Gessi. Acciaio a specchio, pareti di vetro e scrosci d'acqua hanno disegnato una piacevolissima coreografia per l'abbigliamento floreale degli invitati che si sono divertiti in questa atmosfera da giardino cibernetico disco anni '90. Anche la musica era bella ed è stato divertente passare un po' di tempo anche con la mia collega di Cafleurebon Lauryn Beer che non conoscevo ancora.

The Garden of Eden official party
Con Christophe Laudamiel
Fra le conferenze, la più attesa per me era sicuramente il Manifesto di Christophe Laudamiel. Spassosissimo ascoltare Christophe annientare I pregiudizi specialmente verso le materie di sintesi. I giochi in cui usa I sintetici per rendere mille sfaccettature, facendo così capire alla gente le tante possibilità che le materie prime artificiali aggiungono alla tavolozza natural hanno letteralmente stregato il pubblico. Anche la discussion a seguire condotta da Sarah Colton (divertentissimo sniffare con la ragazzaccia della profumeria in giro per la fiera!) e Karen Marin (Parfums Givenchy) ha coinvolto molti del settore a raccontare la propria esperienza diffondendo la cultura olfattiva ed I benefici che questo porta in molti campi, dal commercio alla terapia medica.

Sui nuovi lanci, gli stand si sono talmente moltiplicati che credo sia impossibile vederli tutti perfino in quattro giorni, quindi spero non me ne vogliano quelli che ho mancato. Sono certo avremo altre occasioni in futuro. Se la tendenza verde è giunta a maturità con un boom di menta, la tendenza in crescita per I floreali ha esplorato osmanto e magnolia in vari modi. Cosa indosseremo allora quest'estate? Iniziamo da quelli che per me sono I tre migliori lanci a cui seguirà nei prossimi post una selezione dei "must smell" sentiti in fiera.

Majda Bekkali
Dopo aver esplorato Toledo con la dolcezza mandorlata del fior d'arancio in Tuhlajtulah, Majda Bekkali completa la sua collezione andalusa con due nuove aggiunte: Mudejar e Ziryab. Ispirato dalla luce che gioca attraverso le intricate architetture moresche, il primo è uno chypre agrumato contemporaneo che fonde la vivacità del pompelmo con la salinità della pietra d'Africa. È nel secondo però, una vera perla, che il profumiere Richard Ibanez, astro nascente di casa Robertet miscela una ricca base legnosa di oud alla linfa sublime e floreale dei tulipani come emblema del genio perduto di Ziryab, artista che diede vita al flamenco.

Naomi Goodsir
L'ascensore si apre al settimo piano dell'Hotel Principe di Savoia. Al mattino presto, credo di essere stato il primo ad entrare in “Insomnia”, l'installazione di Naomi Goodsir con le radici in silicone verde dell'artista parigino Tzuri Gueta. Tutto è avvolto in lenzuola immaculate come nelle notti bianche. Troppa adrenalina può giocare questi scherzi, ed è esattamente quello che ho provato portando al naso Nuit de Bakelite. Come un insetto, il profumiere Isabelle Doyen si insinua fra I boccioli plastici ancora chiusi di gambo di tuberosa per estrarre questo crudele verde ossessivo intriso di galbano. Eccezionale.

Vero.Profumo
Vero Kern celebra dieci anni di creatività intrepida, bellezza impertinente ed emozione in profumeria lanciando Naja, il profumo tabaccato per il giubileo con cui mi ha sorpreso per l'ennesima volta. Naja, il profumo-serpente mi tocca, mi abbraccia, è intorno al mio collo ed è come una droga. Ispirato dai poteri sciamanici del tabacco e dall'energia simbolica del cobra, questo tabacco originalissimo, carico di fior di tiglio ed osmanto cuoiato è come una terapia ricostituente e credo si percepisca perchè ho ricevuto un sacco di complimenti indossandolo al party ufficiale di Esxence.

<parte 2>


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